Guerra in Ucraina, quanto durerà? Le parole di Macron

Il presidente francese ha parlato dal Salone dell’Agricoltura di Parigi

Quanto durerà la guerra in Ucraina? La domande grava inevitabilmente sul futuro della geopolitica internazionale. Anche perché meno il conflitto si protrarrà, prima si spegnerà la scia di sangue e morte che si sta avendo sul territorio ucraino, ma anche forse di tensione che si avverte nel mondo.

Su quegli che potranno essere gli scenari si è espresso il presidente francese Emmanuel Macron. Lo ha fatto tracciando a grandi linee quelli che potrebbero essere gli sviluppi futuri, lasciando intendere che una risoluzione delle cose potrebbe non essere così vicina.

Guerra in Ucraina, Macron: «Durerà»

Dopo un’altra notte nei dintorni di Kiev, il presidente francese ha parlato dal Salone dell’Agricoltura di Parigi. In base alle dichiarazioni riportate dal quotidiano transalpino Le Monde (sul sito lemonde.fr) Macron ha detto che la guerra in Ucraina «durerà», sottolineando, in riferimento alla situazione francese, che «dobbiamo prepararci». «Questa guerra - ha dichiarato Macron - è stata scelta unilateralmente dal presidente Putin».

La guerra sta già facendo pagare il suo prezzo altissimo con vite umane che si stanno perdendo sui terreni delle battaglie. Tuttavia, è ormai chiaro a diversi paesi come si viaggi verso conseguenze che si faranno sentire anche dal punto di vista economico. Un aspetto che è ben chiaro a paesi come l’Italia e la stessa Francia.

Quanto durerà la guerra in Ucraina? Di certo ci saranno conseguenze

«Sicuramente - ha sottolineato Macron - ci saranno conseguenze nelle nostre esportazioni per i grandi settori». Riferimento che ha riguardato settori come il vino, i cereali e i mangimi, considerando anche il fatto che il presidente francese stesse parlando all’inaugurazione del Salone dell’Agricoltura della capitale francese.

Su questo fronte la Francia deve, tra l’altro, fare i conti con il fatto che alcuni importanti gruppi nazionali, impegnati nel settore primario, dispongono di siti produttivi all’interno del territorio ucraino. Il rischio è che si concretizzino conseguenze non auspicate che, ovviamente, sarebbero destinate a vedere amplificato il loro effetto negativo qualora il conflitto finisse per durare a lungo.

La Nato ha rafforzato la sua difesa

Quello che l’Occidente si augura è che in primis la guerra trovi il modo di finire il prima possibile e in seconda battuta che non ci sia un futuro in cui il conflitto possa estendersi ad altri territori. E mentre l’Ucraina è già diventato un campo di battaglia, si auspica che una soluzione diplomatica possa essere trovata.

Nel frattempo, sin dai primi giorni di combattimento, la Nato ha predisposto il rafforzamento del suo piano di difesa nelle zone contingenti a quelle dove si registrano le maggiori tensioni. Il presidio ad Est per i territori dell’Alleanza può contare su un numero maggiore di uomini. È stato ancora uan volta precisato che le misure della Nato sono da considerare «preventive» e resteranno tali, «proporzionate» e «non estensive». La Nato ha già fatto sapere che non interverrà infatti in Ucraina.